Cerimonia
Parrocchia della diocesi di Vigevano; fino al 1817 appartenne alla diocesi di Pavia.
Nei registri delle rationes decimarum del 1322-1323 redatti per la diocesi pavese è annoverata la chiesa di San Giuliano di Scaldasole, che venne istituita nel XVI secolo come parrocchia; sia il Pianzola che il Bergamo sostengono fosse un'antica cappellania, di patronato nobiliare, sotto il titolo di San Giuliano martire con rettore dipendente da Dorno.
Secondo quanto riportato dal Pianzola, nel XVI secolo apparteneva al vicariato di Galliavola; e nel XVIII secolo a quello di Dorno.
Con la bolla 17 agosto 1817 di Pio VII "Beati Petri apostoli principis" e con il breve 26 settembre 1817 "Cum per nostras litteras", sempre di Pio VII, venne aggregata alla diocesi di Vigevano ; rimase inserita nel vicariato di Dorno, mentre nel sinodo del vescovo di Vigevano monsignor Giovanni Toppia del 1823 è attestata appartenere al vicariato di Sannazzaro.
Dagli atti della visita pastorale del 1845 del vescovo di Vigevano monsignor Vincenzo Forzani, si desume che la popolazione della parrocchia di San Giuliano martire, di patronato del principe di Colobrano duca d'Alvito di Napoli e dei marchesi Malaspina, era composta da 212 famiglie per un totale di 1.101 persone. I redditi della parrocchia assommavano a 90 lire piemontesi, date dalla comunità a titolo di rimborso spese; il reddito del beneficio parrocchiale era composto da 2.850 lire piemontesi. Nel territorio parrocchiale esisteva la chiesa dei Santi Rocco e Bernardino, la cappella di Santa Lucia presso il cimitero, e quella privata della famiglia Strada presso il castello. Nella chiesa dei Santi Rocco e Bernardino aveva sede l'omonima confraternita.
Nel 1924, la parrocchia di Scaldasole fu elevata a prepositura con decreto del vescovo di Vigevano monsignor Angelo Scapardini.
Nel 1971, la parrocchia di Scaldasole venne assegnata alla zona pastorale est, con decreto 6 gennaio 1971 del vescovo di Vigevano monsignor Luigi Barbero; dal 1972 vicariato di Sannazzaro, con decreto 1 gennaio 1972 del vescovo di Vigevano monsignor Mario Rossi.